Worsted Weight Trio di stanza a San Francisco, i Chalres Atlas di oggi rapprasentano l'ultima evoluzione di un gruppo che, in un lustro, si è inoltrato in molteplici forme nell'universo del minimalismo sonoro; dapprima, in realtà, in modo un po evanescente, tanto che solo alla fine del 2000 è venuta alla luce la prima realizzazione (Felt Cover). Arrichitisi, dunque, di un chiatarrista in pianta stabile, e dopop numerose apparizioni dal vivo al finaco di Papa M e Radar Brothers, i Charles Atlas pubblicano Worsted Weight, quarto lavoro in assoluto, registrato d'un fiato nel mese di agosto. Mentre le preecedenti esperienze di Charles Wyatt e Matt Greenberg sembravano ispirate, per lo più, all'improvvisazione, i nuovi brani rendono conto di un'evoluzione descisa verso la riflessione e l'introspezione, di cui i dodici minuti dell'iniziale The Deadest Bar sono indicativa testimonianza. La ricerca del particolare è la caratteristica stilistica dell'album, che si concretizza spesso in una consaeolve e voluta iterazione di frasi musicali (Sun With Teeth): così lo strumentalismo non assume la forma di uno snobistico rifiuto di sonorità più orechhiabili, ma rappresenta l'inevitabile ed essenziale esigenza dei tre autori per esprimersi senza forzature. E che questo sia il modo più appropriato lo dimostra la buona fattura di brani dall'intonazione diversa, dolche (Elysium) o cupa (One Foot Under), malinconica (Italian Aire e Antiphon) o amiccante (Strategites For Success Boxes). Nel complesso, un'ora di musica ben suonata. -- Valerio Pescatore |